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Storia di Anais Nin ed Henry Miller

Uscito su Mediavox Magazine il 19-02-2023

 
S i è nel 1931. Un uomo e una donna, entrambi scrittori, entrambi sposati, si incontrano a Parigi. Lei francese, lui americano di Brooklyn. Tra loro nasce una storia che ha come centralità la scrittura e i sensi, ne hanno entrambi l’ossessione.
Lui ha 40 anni e la vita gli brucia tra le dita. Lei 28 e da sempre aspetta l’occasione giusta per esprimere il vigore dei suoi desideri più intimi.
Esplode tra i due un rapporto fisico e intellettuale che si nutrono di reciproche osmosi.
Lui è arrivato a Parigi grazie a un biglietto compratogli dalla moglie, portando con sé una valigia piena di manoscritti che aspettano di essere pubblicati. Lei da quando aveva undici anni vive un intenso rapporto con la parola. Scrive da allora un diario segreto, dove annota i suoi audaci pensieri nonché accadimenti. Nel loro primo anno insieme la passione fisica è incontenibile, e lo è anche la scrittura. Ne sono talmente travolti da pensare di essere pazzi.
‘Noi non vogliamo vivere, vogliamo solo scrivere e parlare per gonfiare le vele’. Anais, 2 marzo 1932.
I loro incontri avvengono in un luogo che chiamano ‘il laboratorio di pizzo nero’, dove non fanno altro che scrivere, leggersi, correggersi, amarsi. Lui non ha denaro. Lei, avendo un marito banchiere, lo mantiene.
Si scambiano continuamente lettere, dove l’intensità e le provocazioni amorose sono talmente forti da far supporre che non raccontino il vero ma ciò che la loro immaginazione insegue. Nel frattempo la moglie di Henry, che è una ballerina, lo ha raggiunto. E’ una donna bellissima, come la definisce la stessa Anais. Tra le due nasce qualcosa, si attraggono. Si forma e si disfa un triangolo...
Quando il marito di Anais scopre alcuni scritti della moglie dedicati ad Henry, lei non fatica a convincerlo che ciò che ha scritto è frutto dell’immaginazione, un’immaginazione di compenso a ciò che manca.
In effetti la scrittura di Anais è talmente ardita che persino i critici (lei come scrittrice è più conosciuta rispetto ad Henry e vola più in alto), ipotizzano che Anais oltre ad essere abile nella scrittura sia anche dotata di una fervida fantasia perversa.
Parliamo di uomini di cultura, ma comunque presumibilmente irritati dal fatto che una donna possa esprimersi con così tanta audacia, quale a quei tempi nemmeno a un uomo era consentita.
‘Mentre percorrevo il corridoio buio diretto alla mia stanza, con un fazzoletto tra le gambe perché il suo sperma è abbondantissimo, il mistral soffiava ed io sentivo un velo tra la vita e me, tra la gioia e me’. Incesto, 23 giugno 1933.
Il padre di Anais, un pianista di origine cubana che aveva portato con sé la figlia in giro per l’Europa, aveva poi abbandonato la famiglia quando lei aveva undici anni, per seguire una donna di cui si era innamorato. Anais, i fratelli e la madre, emigrano allora in America per cominciare una nuova vita, e proprio sul piroscafo, Anais comincia a scrivere il suo diario, rivolgendosi al padre piena di speranza che torni da loro. Nell’estate del 1933 la scrittrice lo rincontra e capisce di averlo a torto idealizzato. Sono in molti a ritenere che tra lei e il padre si consumi un rapporto incestuoso. A quell’epoca risale l’inizio del suo cambiamento nei confronti di Henry.
Comincia a vederlo come un approfittatore e a rimproverarlo di sfruttarla ed essere insensibile e altre cose. Le sue lettere di quel periodo lo accusano continuamente. In realtà Anais avverte ormai spenta la fiamma della loro passione e fatica a trovare il coraggio di rivelarglielo. Si preoccupa però sempre di promuovere la scrittura di lui e per tutta la vita i loro scambi letterari non cessano mai. Ripete sempre:
‘Il mio lavoro è la moglie del suo’.
Henry pubblica numerosi libri, che verranno tradotti in tutto il mondo. ‘Tropico del cancro’, suo primo romanzo, a spese di Anais. Un libro innovativo che mescola autobiografia e critica sociale, con una scrittura animale, come la definisce lei. Esce a Parigi nel 1934 e solo nel 1961 negli USA, che a lungo lo vietano per oscenità, viste le sue descrizioni del sesso troppo esplicite. Per alcune generazioni un libro cult, in Italia pubblicato sia dalla Feltrinelli che da Mondadori. Seguiranno molti altri libri.

Intanto Anais, che ha avuto molti uomini e donne, anche contemporaneamente ad Henry, e pure un secondo marito da bigama, di sedici anni più giovane di lei, certa di essere nel giusto continua a mentire. Lei sente come colpa il far soffrire gli altri, non l’adulterio. La sua quotidianità quindi è fatta di sesso, scrittura, ma anche tante bugie. Non avverte il desiderio di avere figli, e quando abortisce il feto di sei mesi figlio di Henry, esperienza anch’essa narrata nel diario, lei stessa riconosce di non essere una donna adatta alla maternità.
Accanto a lei ad abortire, c’è una donna sconosciuta.
‘Là sdraiata sussurrando del dolore, non avevo mai sentito una parentela così forte con una donna. Lei, come me, sdraiata in un lettino, imbottita dalla paura primitiva e da un oscuro senso di omicidio, o di colpa, e di un’iniqua lotta contro la natura, una lotta diseguale come tutte le leggi fatte dall’uomo contro di noi, che mettono a repentaglio le nostre vite e ci espongono a manovre di inesperti…’
Numerose le sue pubblicazioni, per lo più autoprodotte, perché durante la maggior parte della sua vita, Anais fu considerata solo una pazza ricca eccentrica e ninfomane. In effetti veniva letta solo per la curiosità pettegola di conoscere i dettagli delle avventure sessuali di lei e delle persone famose che menzionava. Tra le sue pubblicazioni ‘Henry e June’, da cui è stato tratto un film, più sei diari non integrali, ‘Il delta del venere’ (postumo). Solo negli ultimi anni della sua vita, che sono poi quelli della celebrità, le viene riconosciuto il suo valore letterario. Muore a Los Angeles all’età di 74 anni, lasciando due mariti. Al secondo dà mandato di occuparsi dei suoi scritti.
Il famoso diario senza censure viene pubblicato dopo la morte del primo marito Hugh, avvenuta nel 1985, a nove anni dalla sua. Lei dà queste disposizioni, che sia dato alle stampe solo allora.
Oggi Anais Nin viene considerata una delle più grandi scrittrici del novecento. Una donna e femminista rivoluzionaria, che nei suoi scritti non ha parlato solo di sesso senza veli, ma anche di un’acuta analisi della società.
A lei il merito indiscutibile di avere per prima affermato il profondo legame esistente tra appagamento sessuale e senso di completezza della vita.